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Aperitivo in spiaggia a Piombino: Il Nano Verde!

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il nano verde

Se non avete idee per il week end, desiderate il mare e siete amanti delle feste e del buon bere, dovreste catapultarvi in Toscana, nel Parco Costiero della Sterpaia, tra Piombino e Follonica. Nella fitta pineta di macchia mediterranea, spiaggia meravigliosa di sabbia giallissima, onde d’acqua cristallina, sapore di sale… Troverete un nano, un Nano di colore Verde: oasi del drink sul litorale tirrenico.

Avete presente uno di quei chiringuitos sudamericani in riva al mare, il chioschino di legno che sogni di poter aprire, un giorno, in Messico o in Brasile, lasciandoti tutto alle spalle per una vita di natura, musica, alchol e tanto ghiaccio? Il Nano Verde è la risposta italiana a tutto questo. Peccato che, almeno per ora, non sia in vendita!

Arrivati al Parco della Sterpaia parcheggiate e seguite il nanetto verde nel boschetto che costeggia il mar. Dopo una decina di minuti di cammino, frastornati dal suono incessante dei grilli e del mare, ormai lontani delle spiagge di bagni super fashion appiccicati come sardine tra motorini, biciclette, jeep (e chi più ne ha più ne metta), avrete un miraggio: un baretto di legno all’ombra dei pini con musica, frutta fresca, birre ghiacciate e banco coktail. Sappiate che non è il bisogno incontrollabile di tuffarsi in acqua, siete arrivati al Nano Verde!

Corona al limone ben fredde, taglieri e panini d’ogni sorta, macedonie di frutta e cocktail estivi. Musica e un sacco di gente. Il Nano Verde sembra che attiri l’intera fauna giovanile (dai 25 in sù) e all’inizio pensi che sia anche ovvio: non c’è neanche un furgoncino di bibite per 10 km di costiera! Come portare la famiglia se non ti sei organizzato bene? Dove far giocare i bambini? O, più semplicemente, come sopravvivere? Dopo un paio d’ore di bagni, schiacciasette col pallone rubato alla signora accanto e la testa in fiamme, io e la mia compagnia di semprebianchi e intrapendenti giovani e giovanotte (Jasmin, Myriam, Clara e Mr. Tony), ci alterniamo alla cassa del Nano per rifocillarci tra birette, calippo e panini. La giornata continua tra tuffi e creme antiustione (ci rosolavamo come salsicce sulla brace!), birette e varie, quando ci accorgiamo d’esser parte di una festa: l’aperitivo del Nano! All’improvviso sbucano sulla spiaggia 12 fiati in maglietta nera con tromboni e trombe, clarinetti e sax che impazzano come matti coinvolgendo tutti. Ci guardiamo negli occhi e capiamo che è il momento di finirla di gonfiarsi lo stomaco con le Corona. Troppa fila al banco ma sapevamo di dover soffrire. Dopo 20 minuti trascorsi in musica e danze, con le bariste che sfornavano pestati d’ogni tipo a catena di montaggio (ne avrò visti mandar via una cinquantina prima del mio turno!), avevamo in mano dei super Mojitos di ottima qualità. Pampero chiaro, ghiaccio ben tritato, menta fresca e lime.

Risate e brindisi scorrono con il passare del tempo e al tramonto ci ritroviamo con il costume bagnato ancora addosso, i piedi immersi nella sabbia, il ritmo della musica che incalza e la fila ai Mojitos che non si fermava più. Il sogno ad occhi aperti di qualche ora prima non s’era ancora infranto. Vorresti non finisse mai…

Nano Verde
Parco della Sterpaia – Piombino – Valdicornia – Livorno


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